“Caravanserraglio”: nel suo senso traslato vuol dire “gran confusione”; ma eccole nella foto le origini di questa parola. Lì, in Iran, nel bazar di Kashan, sotto quella volta che farebbe invidia a una cattedrale, è proprio dove le carovane lungo la Via della Seta si scomponevano in cammelli, finimenti, viveri e mercanzie per poi ricomporsi ancora e riprendere, tra le urla e il trambusto, la via verso l’Oriente.
Quando per la prima volta mi sono trovato di fronte a questa meraviglia, regnava la quiete. Un uomo ha alzato gli occhi, mi ha guardato e ha ripreso il suo lavoro; delle stalle, dei dormitori e delle botteghe non c’era più traccia. Resta questo capolavoro, il pozzo di luce lì in alto, sempre uguale nei secoli, e la parola stessa “caravanserraglio”. Forse ogni tanto qualcuno la riscopre, l’analizza e vi ritrova due parole dell’antico persiano: “karvan”, da cui il nostro “carovana”, nel suo antico significato, un gruppo di mercanti, viaggiatori o pellegrini, e “saray” che vuol dire “palazzo”.